DARIOVATTAARCHITETTO
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1996 - 2000  Centro Direzionale ed Operativo Amav
Mestre Venezia
traspAmav 6.jpgAmav4.jpgAmav1.jpgAmav2.jpgavanti
Centro Direzionale ed Operativo Amav
Luogo:      
Mestre Venezia
Cliente:    
AMAV Spa
Progettisti:
Arch. Giovanni Caprioglio, Arch. Dario Vatta
Design team:
Workshop srl
(collaboratori I °stralcio: Miriam Mattana, Susanna Stoppani; collaboratori II° stralcio: Filippo Caprioglio, Miriam Mattana, Riccardo Rossetti, Susanna Stoppani)
Partner:
Ing. Giovanni Cocco (strutture)
General contractor:
Rizzani De Eccher Spa Udine
Foto:
Paolo Monello
Dati dimensionali:
30.000 mc

La crescita dei servizi resi al territorio ha alla necessità di riorganizzare le sedi aziendali di Venezia e di Mestre, sia nelle strutture direzionali che operative. Il programma della sede di Mestre assolve alle due necessità ed il progetto è finalizzato alla costruzione del Centro Operativo Direzionale ed Operativo A.M.A.V..
L’area A.M.A.V. a Mestre, sita in Via Porto di Cavergnago all’incrocio con la S.S. 14 - Triestina, è ricompresa tra il comprensorio del Parco di San Giuliano e quello degli impianti sportivi comunali attorno al Palasport “G. Taliercio”.
Il progetto sviluppa un programma che prevede l’edificazione dei manufatti di servizio, la riorganizzazione dei piazzali per gli automezzi operativi; la sistemazione della viabilità e dei parcheggi; l’individuazione delle aree per gli impianti sportivi aziendali.
Il complesso costruito è un organismo edilizio costituito da volumi articolati che contengono le diverse funzioni, aggregati lungo lo spazio comune della galleria vetrata longitudinale, destinata a contenere i percorsi orizzontali e verticali. Tale principio aggregativo, che potrà consentire ulteriori crescite nel tempo, ha permesso di adottare soluzioni costruttive autonome per ogni corpo di fabbrica, con conseguenti tempi realizzativi assai limitati. La dialettica compositiva è sottolineata anche nell’uso dei materiali la cui natura riflette la vocazione ambientale dell’azienda: alle forti masse in mattoni che contengono le funzioni specifiche, si contrappone la leggerezza della grande serra vetrata di distribuzione.
L’ingresso al complesso è duplice: il pubblico accede ad ovest, attraverso un’ampia loggia; ad est è collocato l’ingresso degli addetti. Gli accessi sono presidiati dal volume tronco-conico della sala controllo, protesa verso il piazzale automezzi e rivestita in lastre di zinco-titanio. La sua definizione strutturale e materica è leggera per analogia con la serra a cui è posta a conclusione.
Ad ovest il complesso è appoggiato su una lama d’acqua: il semicilindro che ospita al piano terra la sala meeting, il blocco ascensori e la serra vi si immergono specchiandosi.
Ad est i corpi curvilinei in mattoni che si aggregano lungo la serra, spiccano invece dal prato del giardino interno.
A sud-ovest è collocata la piastra degli spogliatoi  e dei servizi, mentre a sud-est il complesso si conclude con un volume monopiano che, piegandosi con andamento concavo-convesso, genera una particolare architettura dell’interno da cui è possibile osservare e cogliere l’impianto nel suo insieme.
L’edificio affronta il tema dell’aggregazione urbana in aree da strutturare rispetto alla città in formazione. Esso infatti non vuol rimanere un episodio isolato, ma si connette al progetto del Parco di San Giuliano dell’Arch. Antonio Di Mambro ed a quello del Centro Sportivo Polifunzionale (Centro di Medicina dello Sport, Centro Fitness-Sferisterio, nuova Sede Sportiva SPES Mestre), progettato dagli stessi architetti ed in attesa di finanziamento. Il Centro Direzionale ed Operativo è stato completato nel novembre del 1997; successivamente sono stati realizzati gli altri manufatti a servizio dell’Azienda A.M.A.V. ( poi Vesta): il complesso officine-magazzino generale, l’impianto di lavaggio automezzi, la ricicleria, il deposito attrezzature, e la ristrutturazione della mensa.
Il particolare impianto architettonico del Centro Direzionale ed Operativo è stato sviluppato considerando anche le complessità degli apparati tecnologici in dotazione.
Le centrali tecnologiche (termica, idrica, di condizionamento) sono collocate al 5° livello della lunetta ovest, mentre la cabina elettrica è collocata al Piano Terra in adiacenza al blocco spogliatoi. La distribuzione impiantistica avviene tramite un cavedio continuo posto al di sotto della galleria vetrata distributiva e con puntuali zone di risalita. I locali di lavoro sono tutti dotati di termocondizionamento. Per la grande galleria vetrata, considerato che i valori teorici, in sede progettuale, sono risultati confortanti, si è optato per un sistema di ventilazione forzata con torrini in copertura, collocati in opera dopo aver monitorato in loco le effettive necessità di benessere ambientale e di comfort tecnologico.
Il Centro Direzionale ed Operativo A.M.A.V. è stato realizzato in un tempo relativamente breve pari a 15 mesi. Ciò e stato possibile, oltre che da un organizzazione di cantiere precisa e puntuale, anche dal particolare impianto architettonico longitudinale che ha consentito di affrontare la realizzazione dell’opera attraverso l’insediamento di più  aree di cantiere autonome. La costruzione della struttura della galleria vetrata ha proceduto  contestualmente alla costruzione dei singoli blocchi, concepiti come veri e propri singoli edifici, anche nel  loro trattamento continuo - interno ed esterno - del parametro di facciata in mattoni. La struttura in elevazione è mista con elementi puntuali in acciaio ed in cls armato. Il volume tronco-conico della sala di controllo è stato invece interamente realizzato con carpenteria metallica tubolare. I solai sono realizzati in laterocemento in tutti i corpi di fabbrica, mentre nella galleria sono stati eseguiti in lamiera grecata con cappa in cls. Sono stati adottati materiali  di rivestimento congruenti con i molteplici usi e le diverse necessità dell’Azienda. Nelle passerelle e nelle scale, il pavimento è stato realizzato in listoni di faggio, con la volontà di inserire un materiale naturale in sintonia con la vocazione ambientale dell’azienda. La sala di controllo, piccolo caposaldo nel territorio, esprime la propria funzione anche nel gesto che protende il volume verso i piazzali degli automezzi e nell’uso del rivestimento metallico in lega di rame-zinco-titanio. Tutti gli altri corpi di fabbrica sono rivestiti, anche nel lato interno alla galleria, con parametro in mattoni a vista, di spessore pari a 6 cm..
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